Un supporto per tutte e tutti, nasce nel Lazio il servizio psicologico territoriale gratuito

Nel Lazio nasce una proposta per inserire stabilmente lo psicologo nelle cure primarie territoriali.

La proposta coinvolge istituzioni e cittadini per rendere universale il diritto alla salute mentale.

Nel cuore del Lazio prende forma una proposta che punta a trasformare radicalmente l’accesso ai servizi di supporto psicologico. L’idea è semplice ma potente: istituire un Servizio di Assistenza Psicologica Primaria in ogni Azienda Sanitaria Locale, assicurando la presenza di uno psicologo ogni 15.000 abitanti, attivo a livello di distretto sanitario. Si tratta di un progetto strutturale che inserisce stabilmente lo psicologo nelle cure primarie, in stretta collaborazione con medici di base, pediatri e Centri di Salute Mentale.

Prevenzione, ascolto e cura nei luoghi più vicini alle persone

La figura dello psicologo diventerà parte integrante della rete sanitaria territoriale, garantendo interventi tempestivi per la prevenzione del disagio mentale, per l’orientamento e per la presa in carico dei casi più delicati. L’obiettivo è creare un sistema capillare, accessibile e gratuito, in grado di intercettare precocemente i segnali di disagio e offrire sostegno alle persone prima che il malessere si trasformi in una vera emergenza sanitaria.

Parola alle istituzioni, una proposta per colmare un vuoto

“La salute mentale – ha affermato la Consigliera Sara Battisti – è un diritto garantito dalla nostra Costituzione. È compito delle istituzioni offrire strumenti concreti per affrontare il disagio psicologico, soprattutto in un’epoca così fragile come quella che stiamo vivendo”. La proposta di legge mira a dare una risposta strutturata e duratura a una delle più urgenti necessità del nostro tempo, chiedendo alla Giunta Rocca e al Consiglio Regionale di attivare un vero e proprio servizio pubblico di assistenza psicologica di base.

Numeri allarmanti, una crisi che non può più essere ignorata

I dati diffusi nel 2024 parlano chiaro: oltre 16 milioni di italiane e italiani convivono con disturbi psicologici. Nel Lazio il numero è altrettanto impressionante, con 1,5 milioni di persone coinvolte. Le problematiche più frequenti sono ansia, depressione e disturbi del comportamento alimentare. A essere maggiormente colpiti sono i giovani e le donne. È una vera e propria emergenza sanitaria e sociale, che richiede soluzioni immediate e strutturate.

Un impegno già consolidato nella passata legislatura

La proposta attuale affonda le sue radici in un percorso già avviato durante la precedente legislatura regionale, quando furono introdotti strumenti innovativi come il piano Aiutamente, pensato per affrontare le conseguenze psicologiche della pandemia. A questo si aggiunsero il potenziamento degli sportelli di ascolto nelle scuole, i voucher per l’assistenza psicologica e il rafforzamento dei servizi territoriali per la salute mentale. Un percorso che ora trova nuova linfa in una proposta che punta a rendere sistemico l’intervento psicologico sul territorio.

Una proposta sostenuta da un ampio fronte politico

La proposta è stata firmata da esponenti di diversi gruppi politici, uniti dal riconoscimento dell’urgenza del tema. Tra i promotori troviamo SARA BATTISTI, MARIO CIARLA, DANIELE LEODORI, MARTA BONAFONI, ADRIANO ZUCCALÀ, MARIETTA TIDEI, ALESSANDRA ZEPPIERI, CLAUDIO MAROTTA, MICHELA CALIFANO, EMANUELA DROGHEI, ELEONORA MATTIA, SALVATORE LA PENNA, RODOLFO LENA, ENRICO PANUNZI, PAOLO CIANI, ANDREA CASU, MATTEO ORFINI, FILIPPO SENSI, CECILIA D’ELIA e KEVIN BERNARDINI. Una coralità di voci che rafforza il valore collettivo di questa iniziativa.

16 Aprile 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi