EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Negli ultimi anni, la presenza femminile nel mondo manageriale italiano ha registrato una crescita costante e significativa. Secondo gli ultimi dati, le donne dirigenti sono aumentate del 5,1% nell’ultimo anno, mentre dal 2008 la loro presenza si è più che raddoppiata (+101%). Attualmente, rappresentano il 22% del totale dei manager italiani e nel settore terziario raggiungono una quota ancora più rilevante, pari al 26%.
Il Lazio, una regione trainante per le donne dirigenti
Il Lazio si distingue come una delle regioni italiane con il maggior numero di donne manager. Attualmente, è la seconda regione in termini assoluti per numero di dirigenti femminili, ma detiene la percentuale più alta di donne rispetto alla quota maschile, con un tasso del 28,2%. Dal 2008 il numero delle dirigenti laziali è cresciuto del 98,7%, una percentuale in linea con la media nazionale. Un dato interessante emerge dalla Capitale: una dirigente italiana su cinque lavora a Roma, che da sola concentra oltre il 96% delle donne manager della regione.
L’andamento nelle province del Lazio
L’analisi territoriale mostra tendenze differenti tra le province laziali. In particolare, Frosinone e Latina registrano una crescita significativa della presenza femminile tra i dirigenti. Frosinone ha segnato un aumento del 30,23% nell’ultimo anno e del 107,41% dal 2008, mentre Latina ha registrato un incremento dell’8,3% nell’ultimo anno e del 125% rispetto al 2008.
Situazione opposta per Rieti, che si colloca tra le ultime province italiane per numero di donne dirigenti, con appena 13 professioniste. A Viterbo, invece, il 30% del totale dei dirigenti è composto da donne, il valore più alto della regione. Tuttavia, il contesto generale di managerialità rimane limitato e l’ultimo anno ha visto un calo del 7,69% delle dirigenti, a fronte di una crescita nazionale del 5,12%.
Lo scenario nazionale e la crescita delle donne manager
L’ultimo report di Manageritalia, basato sui dati INPS, conferma che la managerialità italiana nel settore privato è cresciuta complessivamente del 2,6% nel 2023. Questo incremento è stato trainato in larga parte dalle donne, la cui presenza tra i dirigenti è aumentata del 5,1%, contro un incremento dell’1,9% degli uomini. Dal 2008 al 2023, le dirigenti sono cresciute del 101,5%, mentre la componente maschile ha subito un calo del 2,8%. Oggi, le donne rappresentano il 21,9% del totale dei dirigenti italiani, un dato in costante crescita negli ultimi anni.
La distribuzione settoriale delle donne dirigenti
Le donne manager sono maggiormente presenti nei settori del terziario, dove rappresentano il 25,8%, rispetto all’industria, in cui la loro quota si ferma al 16,5%. I comparti che hanno registrato la maggiore crescita della presenza femminile negli ultimi anni includono le Attività professionali (+11,2%), il settore delle Costruzioni (+8,3%), il comparto Alberghiero e della ristorazione (+5,3%) e il Trasporto e magazzinaggio (+4,5%).
Il settore privato del terziario si conferma come quello più inclusivo nei confronti della leadership femminile. In particolare, nel comparto della Sanità e assistenza sociale, le donne manager hanno superato gli uomini, raggiungendo una quota del 52,3%. Significative anche le percentuali nell’Istruzione (34,4%) e nelle Altre attività di servizi (28,4%).
Le province italiane con più donne dirigenti
Dal punto di vista geografico, Milano guida la classifica nazionale per numero di donne dirigenti, con 10.987 professioniste. Seguono Roma con 5.659 donne manager e Torino con 1.469. Le prime dieci posizioni sono dominate da province del Nord Italia, confermando un divario territoriale tra le regioni italiane nel campo della managerialità femminile.
07 Marzo 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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