EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Negli ultimi dieci anni, il trend delle iscrizioni alle scuole superiori in Italia mostra una netta preferenza per i percorsi liceali. Studenti e famiglie sembrano considerare il liceo come l’opzione più sicura, lasciando in secondo piano gli istituti tecnici e professionali. Ma questa tendenza potrebbe portare a conseguenze inattese sul mercato del lavoro.
Una carenza crescente di diplomati tecnici e professionali
Secondo gli esperti, stiamo assistendo a una progressiva riduzione dei diplomati con competenze pratiche e tecniche. Daniele Grassucci, direttore di Skuola.net, sottolinea come questa situazione possa trasformarsi in un problema strutturale per l’Italia. I percorsi formativi alternativi al liceo, come gli istituti tecnici, professionali e i corsi IeFP (Istruzione e Formazione Professionale), offrono una risposta concreta alla crescente domanda di personale specializzato.
Un diploma liceale apre le porte, ma non al lavoro
Non si discute il valore culturale del liceo, che fornisce una solida preparazione teorica. Tuttavia, questa formazione necessita spesso di un proseguimento accademico per essere spendibile sul mercato del lavoro. I dati Excelsior di Unioncamere evidenziano che solo il 20% dei diplomati liceali trova un impiego immediato dopo la maturità, mentre il tasso di abbandono universitario resta elevato.
Istituti tecnici e professionali, un passaporto per il lavoro
I dati dimostrano che chi opta per un istituto tecnico o professionale ha maggiori probabilità di trovare lavoro rapidamente. La richiesta di profili con competenze specifiche è in costante crescita e, in molte aree, il numero di offerte supera quello dei candidati disponibili.
La riforma del 4+2, un’istruzione più agile
Per rendere più attrattivi gli istituti tecnici e professionali, il sistema scolastico ha introdotto la riforma del 4+2, che consente di conseguire il diploma in quattro anni invece dei tradizionali cinque. Questa novità permette ai giovani di entrare nel mondo del lavoro con un anno di anticipo o di proseguire gli studi con una base solida.
Percorsi IeFP, professionalità introvabili
I corsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) rappresentano un’opportunità ancora più immediata per chi desidera acquisire competenze pratiche e specialistiche. Il rapporto tra domanda e offerta di lavoro in questi settori è particolarmente favorevole: per ogni diplomato ci sono due offerte di lavoro disponibili.
Laurearsi sì, ma con criterio
Sebbene il mercato continui ad avere bisogno di laureati, non tutti i percorsi accademici offrono le stesse opportunità. Secondo il report Excelsior, le migliori prospettive occupazionali riguardano le aree STEM, medico-sanitarie, economiche e della formazione. Gli istituti tecnici forniscono una base solida anche per chi intende proseguire gli studi universitari, offrendo una preparazione più orientata al mondo del lavoro.
Una scelta consapevole per un futuro solido
Grassucci consiglia di scegliere il liceo solo a chi si sente particolarmente incline allo studio teorico e astratto, consapevole della necessità di un ulteriore percorso formativo. Per chi invece ha già individuato la propria vocazione e desidera un accesso rapido al mondo del lavoro, gli istituti tecnici e professionali rappresentano una scelta strategica e lungimirante.
07 Febbraio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@
IBAN:
IT18I0529714801CC1030072196
BIC: BPFRIT3FXXX
editoriale in collaborazione con
Centro studi su innovazione,
comunicazione ed etica.
meno carta più ambiente, una scelta sostenibile
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@fondazionepremioantoniobiondi.it
Fondazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS Lazio
Privacy & Cookie Policy refUrl GDPR
© Fondazione Premio Antonio Biondi. Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Creative