EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Oliviero Toscani ci ha lasciati a 82 anni, ma la sua eredità visiva e culturale continuerà a vivere attraverso scatti che hanno rivoluzionato il mondo della fotografia e della comunicazione. Con il suo sguardo provocatorio e innovativo, ha raccontato l’Italia e il mondo con immagini che hanno fatto riflettere, discutere e, spesso, indignare.
Un visionario senza paura di osare
Nato a Milano, Toscani ha studiato fotografia all’Università delle arti di Zurigo, ma è con la pubblicità e la moda che ha raggiunto la fama internazionale. La sua collaborazione con United Colors of Benetton dal 1982 al 2000 ha ridefinito il concetto di advertising, mescolando arte e denuncia sociale. Scatti iconici come il bacio tra prete e suora o la campagna "No Anorexia" non erano semplici immagini, ma vere e proprie provocazioni che obbligavano a confrontarsi con temi scomodi.
Toscani non si è mai limitato a fotografare, ha raccontato il mondo con uno sguardo critico, mostrando bellezza e contraddizioni, rompendo ogni convenzione estetica e comunicativa.
L’arte di scuotere le coscienze
Le sue fotografie non erano solo scatti pubblicitari, ma strumenti di denuncia sociale. Campagne come quella sui "Tre Cuori White/Black/Yellow" e la serie "Razza Umana" hanno posto l’accento su temi come il razzismo, la diversità e l’identità umana. Toscani ha usato l’obiettivo per scuotere le coscienze, sfidando il conformismo e portando l’arte fotografica a un nuovo livello di responsabilità sociale.
Non sempre compreso, spesso criticato, Toscani ha incarnato l’artista che non teme il dissenso, che sceglie di provocare per costringere a pensare.
Un’eredità che va oltre la fotografia
Oliviero Toscani non si è limitato alla fotografia. Con la creazione di Colors, il primo giornale globale, e di Fabrica, il centro di ricerca sulla comunicazione moderna, ha formato nuove generazioni di talenti, dimostrando che la comunicazione visiva può essere arte e impegno sociale insieme.
Anche negli ultimi anni, pur segnato dalla malattia, ha continuato a ispirare e raccontare il mondo attraverso il suo sguardo. La sua morte, avvenuta nella tranquillità della sua Toscana, chiude un capitolo straordinario della fotografia italiana, ma lascia un patrimonio visivo e culturale che continuerà a far discutere.
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foto (c) IPA/Fotogramma
Benetton una pubblicità con l’immagine di un prete che sfiora le labbra di una suora. Immediato lo scandalo!
14 Gennaio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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