EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
La lingua italiana si trasforma, si adatta e riflette i cambiamenti della società in cui viviamo. Lo dimostra l’ultimo Libro dell’Anno Treccani 2024, che ha raccolto un nuovo vocabolario di parole ed espressioni nate o diventate popolari nell’ultimo anno. Dissing, pezzotto, amichettismo, arciterrorista, razzismo immobiliare, fuffa guru: parole che, in apparenza bizzarre o di nicchia, raccontano in realtà un’Italia in continuo fermento, tra innovazioni, cronaca e cultura pop.
La selezione della Treccani dimostra come il linguaggio si nutra di ciò che accade intorno a noi. Pezzotto, ad esempio, non è solo un termine gergale: è diventato il simbolo di un fenomeno di pirateria digitale che ha attirato l’attenzione di media e istituzioni. Dissing, mutuato dal linguaggio del rap, è ormai un modo di descrivere lo scontro verbale anche nella politica e nei talk show.
Alcuni neologismi nascono invece da profonde trasformazioni sociali. Razzismo immobiliare, per esempio, racconta discriminazioni nell’accesso alla casa, mentre amichettismo fotografa il favoritismo spicciolo, molto diffuso in certi ambienti di potere.
Non mancano espressioni di natura politica come campo largo e autonomia differenziata, a conferma di quanto il linguaggio istituzionale si stia evolvendo per descrivere dinamiche sempre più complesse.
Il fenomeno degli anglicismi e il peso della tecnologia
Come sempre, il lessico italiano continua ad accogliere numerosi termini di origine inglese, molti legati al mondo digitale e alle nuove tendenze globali: dissing, crush, top jobs, fino al curioso pommelier (l’esperto di mele). Ma la Treccani evidenzia anche un fenomeno opposto, con termini tradotti per una maggiore comprensione, come nel caso di coordinatore di intimità, che ha sostituito il più oscuro intimacy coordinator.
Tra le parole più rappresentative spicca IA-taliano, che indica la varietà di italiano prodotto dai modelli di intelligenza artificiale, mentre l’espressione 5.0 si riferisce alla nuova fase di evoluzione tecnologica, dominata dalla robotica e dall’IA.
L’evoluzione continua della lingua
Quello che emerge dal Libro dell’Anno Treccani 2024 è che la lingua è un organismo vivo, in continuo mutamento. Non tutte le parole sopravviveranno nel lungo periodo, ma ognuna di esse racconta un pezzo della nostra epoca.
La Treccani ci ricorda che ogni parola è figlia di un contesto, di un’esigenza di esprimere e comprendere meglio il mondo che ci circonda. E se termini come fuffa guru o trenopolitana possono sembrare effimeri, dietro di essi si cela sempre una storia, uno spaccato della realtà che merita attenzione.
Forse, più che una semplice lista di vocaboli, il Libro dell’Anno Treccani è una fotografia linguistica dell’Italia contemporanea: complessa, in evoluzione e sempre alla ricerca di nuove parole per definire se stessa.
04 Gennaio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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