EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Francesco Florenzano, nel suo ultimo libro "Alfabeto maggiore, L’apprendimento permanente bene pubblico", riprende e sviluppa il concetto fondamentale contenuto nel mito della caverna di Platone, per sottolineare la necessità di un’educazione continua e consapevole. Come nel celebre mito, dove i prigionieri sono costretti a vedere solo ombre, credendo che queste rappresentino la realtà, Florenzano evidenzia come molte persone oggi siano intrappolate in una percezione limitata e distorta della realtà. "Siamo come quei prigionieri incatenati", scrive l’autore, "convinti che ciò che vediamo e leggiamo, spesso attraverso schermi e dispositivi digitali, sia l’intera verità, senza mai chiederci se esista qualcosa di più oltre quelle ombre proiettate".
Florenzano, attraverso il concetto di "Alfabeto maggiore", propone un percorso di crescita che va oltre l’acquisizione delle semplici competenze di base, come leggere e scrivere, per arrivare a una comprensione più profonda del proprio ruolo nella società. Egli afferma che "l’alfabeto minore ci fornisce gli strumenti, ma è l’alfabeto maggiore che ci dà la capacità di utilizzarli per determinare il nostro sviluppo e il nostro futuro".
La lotta contro l’impoverimento culturale e la superficialità dell’informazione moderna
Da anni, Florenzano si batte contro l’impoverimento culturale e le distorsioni dell’informazione moderna, aggravate dalla diffusione incontrollata di contenuti sui social media. "Oggi siamo di fronte a una cultura fai da te", avverte l’autore, "dove le falsità sono spacciate per verità e il pensiero unico si diffonde senza che nessuno si fermi a riflettere o a verificare". Il libro si pone come una guida per riconoscere e superare queste distorsioni, offrendo strumenti concreti per un apprendimento più autentico e consapevole.
Florenzano critica duramente l’approccio moderno all’informazione, dove "le notizie e le conoscenze, quelle buone, sono in genere a pagamento", mentre "ci accontentiamo di quelle superficiali, di scarsa fattura e spesso frutto di fantasia". Egli avverte che "il vero valore della libertà di espressione è stato sostituito dalla mania di condividere qualsiasi cosa ci colpisca emotivamente, senza un minimo di riflessione".
Attraverso "Alfabeto maggiore", Florenzano non solo denuncia i pericoli di questa superficialità, ma invita i lettori a "uscire dalla caverna" e a partecipare attivamente a un percorso di formazione continua che possa davvero liberare le menti dalle catene dell’ignoranza. Il libro, con i suoi capitoli brevi e tematici, rappresenta un piccolo ma significativo passo verso una maggiore consapevolezza culturale, capace di distinguere la verità dalle falsità e di aiutare altri a fare lo stesso. "Solo uscendo dalla caverna", conclude l’autore, "potremo realmente vedere il mondo nella sua complessità e bellezza, e contribuire a costruire una società più giusta e informata".
19 Agosto 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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