EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Le Asl del Lazio hanno iniziato a mettere sotto pressione i medici di medicina generale (MMG) della regione, accusandoli di un’eccessiva prodigalità nelle prescrizioni, specialmente per categorie terapeutiche come gastroprotettori, analgesici ed eparine. Questo comportamento, secondo le Asl, ha contribuito a un disavanzo di circa 210 milioni di euro nella spesa farmaceutica del 2023, con un incremento dell’11% rispetto alla media delle altre regioni.
Le responsabilità contese
I medici di medicina generale, tuttavia, respingono con forza queste accuse. Sostengono di non essere responsabili dell’aumento della spesa e manifestano crescente irritazione per le pressioni delle Asl durante gli incontri di controllo delle prescrizioni. Questi incontri, secondo i medici, si concentrano esclusivamente sul numero di confezioni prescritte, senza considerare la reale necessità dei pazienti.
L’importanza dell’appropriatezza prescrittiva
Durante questi incontri, i medici lamentano che non si discute mai di appropriatezza prescrittiva, un fattore cruciale per la salute pubblica. La Fimmg Lazio (Federazione Italiana Medici di Medicina Generale) ha criticato la semplice analisi numerica delle confezioni dispensate, che ignora fattori importanti come le prescrizioni indotte da specialisti e la riconciliazione ospedale-territorio.
La collaborazione tra medici e farmacisti
La Fimmg Lazio sottolinea che la responsabilità della dispensazione dei farmaci ricade sui farmacisti, che possono limitare l’erogazione delle confezioni in base alle indicazioni regionali. Per evitare di trasformare la questione in un gioco di scaricabarile, la Fimmg Lazio promuove una collaborazione stretta tra medici e farmacisti, ritenendola cruciale per una terapia farmacologica appropriata e per mantenere l’equilibrio economico del sistema pubblico.
Verso una gestione condivisa e sostenibile
Un dirigente della professione farmaceutica ha dichiarato che senza una sinergia tra medici e farmacisti, non si possono ottenere risultati efficaci né in termini di cura né economici. La Fimmg Lazio chiede un approccio sistemico che coinvolga tutti i professionisti, sottolineando che la collaborazione è essenziale per un sistema sanitario efficace e sostenibile.
La disputa sulla spesa farmaceutica nel Lazio mette in luce la necessità di una maggiore collaborazione tra medici e farmacisti e di un approccio che consideri il contesto clinico e sociale dei pazienti. I legislatori e gli amministratori devono favorire questa collaborazione, evitando approcci contabili sterili che non porteranno allo sviluppo desiderato della sanità territoriale.
03 Giugno 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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