EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
L’arte ha molte forme e nel cuore del Lazio, essa prende la scena con vivacità e rinnovata ispirazione grazie al "Portraits on Stage", un festival multidisciplinare che celebra l’incontro fra la grande varietà delle arti performative e le arti figurative. L’evento, inaugurato il 15 giugno con il debutto nazionale di "Manifesto Chubaran" di Alessandro Sesti, ha segnato l’apertura di "Arte in Cammino", una rassegna estiva ricca e variegata, estendendosi su otto comuni tra la Valle dell’Aniene e del Giovenzano.
Visione e mission: Un festival che va oltre l’intrattenimento
Sotto la guida di Gloria Sapio e il supporto del Ministero della Cultura e della Regione Lazio, il festival ha avuto l’opportunità non solo di ampliare il suo raggio d’azione ma anche di rafforzare il proprio impatto culturale e sociale. Gli organizzatori mirano a creare un’arena di espressione artistica che invita alla riflessione e all’immersione totale nell’arte, promuovendo dialoghi trasversali tra le diverse forme di creatività e ampliando le prospettive sia degli artisti che del pubblico.
Una piattaforma di espressione per arti diverse
"Portraits on Stage" si immerge nella diversità, offrendo spettacoli che spaziano dal teatro alla danza, dalla musica alla poesia slam, e ancora, performance che fondono le diverse discipline in un’unica narrazione artistica. Il festival diventa così una metafora del percorso della vita, dove ogni artista e spettatore può trovare la propria strada attraverso il labirinto dell’espressione creativa.
Incubatore di talenti e innovazione artistica
Il festival non solo ospita artisti affermati ma è anche un trampolino di lancio per giovani promesse. Attraverso collaborazioni con istituzioni educative e culturali, "Portraits on Stage" si dedica alla scoperta e alla valorizzazione dei nuovi talenti, facilitando il loro ingresso nel mondo delle arti performative. Inoltre, il festival si avvale delle moderne tecnologie e delle nuove forme comunicative per reinterpretare l’arte tradizionale in chiave contemporanea.
Un dialogo aperto con il mondo
L’internazionalizzazione è un altro aspetto chiave del festival, che attraverso progetti come "Crossing Border", esplora e incorpora visioni artistiche da diverse parti del mondo. Questo dialogo globale non solo arricchisce il tessuto culturale del festival stesso ma stimola anche una più profonda comprensione e apprezzamento delle diverse culture artistiche, contribuendo a costruire ponti di empatia e comprensione attraverso l’arte.
Riflessioni e future direzioni
Con una visione tanto ambiziosa quanto necessaria, "Portraits on Stage" si proietta verso il futuro con l’obiettivo di espandere ancora di più il suo impatto, cercando di rendere l’arte sempre più accessibile e inclusiva. Il sostegno continuativo da parte delle istituzioni permetterà al festival di continuare a essere un punto di riferimento nel panorama culturale del Lazio e un modello di come l’arte possa funzionare come strumento di cambiamento sociale e personale.
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28 Maggio 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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