EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Oriana Fallaci

Una voce controcorrente nell’universo del Giornalismo

Oriana Fallaci

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Nata a Firenze nel 1929, Oriana Fallaci è stata una delle figure più carismatiche e controverse del giornalismo e della letteratura italiana del XX secolo. La sua vita è stata un continuo attraversamento di confini, sia letterali che metaforici, che ha segnato profondamente il suo stile di scrittura e il suo modo di approcciare il giornalismo.

Gli inizi e l’impegno nella resistenza

La passione per la scrittura di Oriana iniziò presto, ma fu la sua partecipazione alla Resistenza italiana durante la Seconda Guerra Mondiale a forgiare il carattere combattivo e impavido che la contraddistinse per tutta la vita. Figlia di un partigiano, Oriana non esitò a unirsi giovanissima alla lotta contro il fascismo, un’esperienza che influenzò profondamente il suo senso di giustizia e la sua avversione per ogni forma di tirannia.

La carriera giornalistica, dalla ribalta al campo di battaglia

Nel dopoguerra, Fallaci iniziò a lavorare come cronista per vari quotidiani, ma fu negli anni ’60 e ’70 che la sua stella brillò nel firmamento del giornalismo internazionale. Divenne famosa per le sue interviste pungenti con personaggi di spicco come Henry Kissinger, il quale ammise in seguito che l’intervista con lei fu "la più disastrosa" che avesse mai fatto. Fallaci non temeva di porre domande scomode, spesso mettendo in difficoltà i suoi intervistati con la sua intelligenza tagliente e il suo stile diretto.

Aneddoti e curiosità

Uno degli episodi più noti della sua carriera avvenne durante un’intervista con l’ayatollah Khomeini, nel 1979. Durante l’incontro, Fallaci si tolse il chador, che le era stato imposto come condizione per l’intervista, dichiarando che lo considerava un "abito medievale". Questo gesto audace è emblematico del suo spirito indomito e della sua sfida continua alle autorità e alle convenzioni.

Amore e battaglie personali

La sua relazione con Alexandros Panagulis, un rivoluzionario greco perseguitato dal regime dei Colonnelli, fu sia una fonte di ispirazione che di dolore. La loro intensa storia d’amore finì tragicamente con la morte di Panagulis in un misterioso incidente stradale nel 1976. Fallaci trasformò il suo dolore in letteratura nel suo romanzo "Un uomo", dedicato a Panagulis.

Gli ultimi anni e l’eredità

Dopo gli attacchi dell’11 settembre 2001, Fallaci scrisse opere in cui esprimeva una critica ferma e spesso controversa all’islam radicale, che suscitarono tanto ammirazione quanto critica. Oriana Fallaci è morta il 15 settembre 2006 a Firenze, lasciando un’eredità di coraggio intellettuale e di impegno civile che continua a essere un punto di riferimento nel dibattito culturale e politico.

La vita di Oriana Fallaci è stata una testimonianza della capacità del giornalismo e della letteratura di influenzare il pensiero e la storia, incarnando con la sua esistenza la frase che una volta scrisse: "Il vero giornalista è quello che sa tenere il piede in due staffe, la penna in una mano e la spada nell’altra".


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29 Aprile 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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