EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
L’Italia continua a fare progressi nella gestione dei rifiuti, con un numero sempre crescente di Comuni che diventano "Rifiuti Free". Secondo il rapporto "Comuni Ricicloni 2023" di Legambiente, sono 629 i Comuni in cui la produzione annuale pro-capite di rifiuti avviati a smaltimento è inferiore ai 75 Kg, un aumento di 39 rispetto all’edizione precedente.
Il Sud Italia mostra un trend di crescita significativo, con 176 Comuni Rifiuti Free, un aumento dell’11% rispetto all’anno precedente. Tuttavia, il primato rimane al Nord, con 423 Comuni, nonostante il Centro Italia registri una lieve flessione, con solo 30 Comuni.
Tra le regioni, la Sicilia e la Sardegna mostrano i maggiori incrementi, raddoppiando e triplicando rispettivamente il numero dei loro Comuni Rifiuti Free. La Sardegna si aggiudica anche il primo posto nella classifica "Cento di questi Consorzi" per la categoria al di sotto dei 100.000 abitanti con la Comunità Montana del Gennargentu Mandrolisai.
Il ruolo dei consorzi nella gestione dei rifiuti
La gestione dei rifiuti a livello consortile si conferma un modello efficace. Dei 3.518.952 cittadini che risiedono nei Comuni Rifiuti Free, 2.436.999 vivono in un Comune la cui gestione dei rifiuti avviene a livello consortile.
I consorzi veneti della provincia di Treviso, il Consiglio di Bacino Priula e il Consiglio di Bacino Sinistra Piave, si collocano rispettivamente al primo e al secondo posto nella classifica "Cento di questi Consorzi" sopra i 100 mila abitanti, organizzando la raccolta per oltre 850.000 abitanti e contenendo la produzione di rifiuto da avviare a smaltimento a livelli bassissimi.
In conclusione, l’Italia sta facendo progressi significativi nella gestione dei rifiuti, con un numero crescente di Comuni che diventano "Rifiuti Free". Tuttavia, la strada verso un’economia circolare è ancora lunga e richiede l’impegno di tutte le comunità, dai piccoli Comuni ai centri più grandi, per implementare sistemi di raccolta differenziata efficienti e sostenibili.
07 Luglio 2023 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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