EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
La malnutrizione è una condizione comune nei pazienti oncologici, associata a limitazioni funzionali e ad un aumento di morbilità e mortalità. Nonostante l’innovazione in oncologia, i problemi nutrizionali rappresentano ancora serie sfide cliniche. Infatti, fino all’80% dei malati di cancro soffre di malnutrizione, ma meno del 30% riceve adeguati interventi nutrizionali. Questo divario tra la necessità e la fornitura di valutazione nutrizionale è stato evidenziato dalla 1° indagine nazionale sulla consapevolezza dei problemi nutrizionali tra gli operatori sanitari che forniscono cure antitumorali.
L’indagine, realizzata con il supporto di NHSc e le sezioni young di Aiom, Airo e SICO, ha messo in luce la necessità di un approccio incentrato sul paziente, che mira a ridurre gli eventi avversi e migliorare l’impatto terapeutico dei nuovi trattamenti.
La malnutrizione e il suo impatto sulla qualità della vita dei pazienti oncologici
La malnutrizione nei pazienti oncologici è correlata con una degenza ospedaliera prolungata, aumento della morbilità e riammissione, nonché tassi di mortalità più elevati. I malati di cancro malnutriti possono sperimentare una ridotta tolleranza alla chemioterapia, una minore qualità della vita e una ridotta sopravvivenza globale. Di conseguenza, la nutrizione clinica svolge un ruolo attivo nella moderna chirurgia oncologica, contrastando gli effetti avversi della malnutrizione associata al cancro.
Tuttavia, l’atteggiamento nei confronti di questo problema varia notevolmente tra oncologi, chirurghi e radioterapisti a causa della mancanza di una collaborazione strutturata tra gli operatori sanitari. Per questo motivo, nel 2020 le sezioni giovani di AIOM, SICO e AIRO hanno fondato NutriOnc, un gruppo multidisciplinare che si propone di fare ricerca traslazionale e approfondire il tema della malnutrizione e della nutrizione clinica nel paziente oncologico.
I risultati dello studio condotto da NutriOnc rivelano che, nonostante quasi tutte le istituzioni abbiano un team multidisciplinare per finalizzare il processo decisionale del trattamento, solo il 57% dei malati di cancro è stato regolarmente sottoposto a screening nutrizionale. Inoltre, il 41,8% degli specialisti non ha seguito uno specifico protocollo di assistenza nutrizionale convalidato a causa della mancanza di corsi educativi, supporto finanziario e comprensione.
Questi dati sottolineano l’importanza di un approccio multidisciplinare e strutturatoper affrontare la malnutrizione nei pazienti oncologici, migliorando così la loro qualità della vita e la sopravvivenza.
L’importanza della nutrizione clinica nel percorso del paziente oncologico
La nutrizione clinica gioca un ruolo cruciale nel trattamento moderno del cancro. Durante la radioterapia, il 95% dei medici ha dichiarato che i pazienti avevano bisogno di una nutrizione supplementare. L’Immunonutrizione (IMN), che prevede la supplementazione con un ONS specifico a base di arginina, Omega 3 e RNA, è stata prescritta nel perioperatorio, prima dell’intervento chirurgico e durante la RT-TC neoadiuvante.
"I supplementi nutrizionali orali (ONS) hanno un ruolo importante nel percorso del paziente oncologico", afferma Federica Sebastiani, medico specialista in Scienza dell’Alimentazione. "In fase di screening si necessita di un ONS iperproteico ed ipercalorico per prevenire la perdita di massa muscolare ed affrontare al meglio le terapie".
Federica Marmorino, referente sezione Young di AIOM, conferma: "Un adeguato supporto nutrizionale può contribuire a migliorare la tolleranza alla chemioterapia e la qualità della vita dei pazienti, potenziando il sistema immunitario, oltre a favorire un aumento della sopravvivenza complessiva".
In conclusione, la malnutrizione nei pazienti oncologici è una sfida ancora aperta che richiede un approccio multidisciplinare e strutturato. La nutrizione clinica, insieme a un adeguato supporto nutrizionale, può contribuire a migliorare la qualità della vita dei pazienti e la loro sopravvivenza, sottolineando l’importanza di una collaborazione strutturata tra i diversi operatori sanitari.
06 Luglio 2023 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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