EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
La digitale avventura dei tesori storici del Lazio: un tuffo nel passato che si fa 2D e 3D
Il Lazio si prepara a un’impresa di proporzioni epiche: la digitalizzazione di oltre 1,6 milioni di oggetti culturali, tra libri antichi, manoscritti, incunaboli e altro ancora, per un valore complessivo di oltre 6 milioni di euro. Il tutto grazie al decreto ministeriale n. 298 del 26 luglio 2022, che ha assegnato alla Regione Lazio risorse per la digitalizzazione di questi preziosi tesori.
Ma quali sono i motivi che hanno spinto la Regione a intraprendere questa avventura digitale? La risposta è semplice: una maggiore divulgazione e fruizione da parte del pubblico. Grazie alla digitalizzazione, questi manufatti rari, antichi e di pregio potranno essere facilmente accessibili a tutti, ampliando la conoscenza e l’apprezzamento della cultura laziale.
La lista dei tesori da digitalizzare è lunga e affascinante: libri che risalgono al XV-XVIII secolo, incunaboli, manoscritti, cinquecentine, seicentine e libri del Settecento. Alcuni di questi documenti sono di interesse regionale, raccontando luoghi, eventi storici e patrimoni del Lazio, mentre altri hanno un valore universale, affascinando gli amanti della storia e della cultura di tutto il mondo.
Ma non è tutto: nel progetto di digitalizzazione è stato incluso anche il patrimonio delle biblioteche della ASL Roma 1, Lancisiana e Cencelli, oltre alla digitalizzazione in 3D di fondali storici di altissimo valore artistico, come opere di artisti del calibro di De Chirico, Manzù e Guttuso, appartenenti alla Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Le risorse assegnate per questo progetto ambizioso ammontano a oltre 6 milioni di euro, di cui il 90% sarà destinato alla digitalizzazione in 2D del patrimonio culturale regionale e il restante 10% per la digitalizzazione in 3D delle opere della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma.
Per garantire un’attuazione uniforme e rispettosa dei principi previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, la Regione Lazio ha stabilito che Invitalia sarà il soggetto responsabile per l’aggiudicazione degli accordi quadro per l’affidamento dei servizi tecnici e dei lavori.
In totale, saranno coinvolte 13 biblioteche regionali e saranno realizzati 5 cantieri di digitalizzazione, prevedendo la scansione di oltre 5,1 milioni di documenti. Si tratta di un progetto di straordinaria portata, che permetterà a tutti di viaggiare nel tempo e scoprire i tesori nascosti della storia laziale, grazie alla potenza delle tecnologie digitali.
La digitalizzazione dei tesori storici del Lazio è un passo verso il futuro, un modo per preservare la memoria collettiva e renderla accessibile a tutti. Siamo pronti per questa avventura, pronti a scoprire i segreti del passato con un semplice clic.
06 Luglio 2023 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@
IBAN:
IT18I0529714801CC1030072196
BIC: BPFRIT3FXXX
editoriale in collaborazione con
Centro studi su innovazione,
comunicazione ed etica.
meno carta più ambiente, una scelta sostenibile
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@fondazionepremioantoniobiondi.it
Fondazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS Lazio
Privacy & Cookie Policy refUrl GDPR
© Fondazione Premio Antonio Biondi. Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Creative