EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Nuovo termovalorizzatore a Santa Palomba, tra svolta green e polemiche

A Roma via libera al maxi impianto da 1 miliardo di euro per la gestione dei rifiuti, ma i comitati contestano l’idoneità dell’area scelta.

Nuovo termovalorizzatore a Santa Palomba, tra svolta green e polemiche

Condividi

Santa Palomba, via ai cantieri per il termovalorizzatore tra investimenti green e accuse di rischio ambientale.

Il progetto del termovalorizzatore di Santa Palomba, fortemente voluto dal Comune di Roma, segna una tappa cruciale nel percorso verso un sistema di smaltimento più efficiente e sostenibile. La gara è stata ufficialmente aggiudicata al Raggruppamento di imprese guidato da Acea Ambiente, affiancato da Suez Italy, Kanadevia Inova, Vianini e Rmb. Dopo la validazione tecnica da parte della società certificatrice, Roma Capitale e RenewRome, soggetto gestore dell’impianto per i prossimi 33 anni, hanno firmato il contratto di concessione.

Cantieri entro l’estate per un’opera strategica

L’inizio dei lavori è atteso per i prossimi mesi, con l’obiettivo di completare un impianto capace di trattare ogni anno 600mila tonnellate di rifiuti non riciclabili. Alimentato dal trasporto su rotaia, il termovalorizzatore contribuirà a ridurre drasticamente i costi legati al trasferimento dei rifiuti, oggi smaltiti in altre regioni o all’estero. L’investimento previsto è imponente: 1 miliardo di euro per garantire autonomia alla Capitale nella gestione del ciclo dei rifiuti.

Tecnologie avanzate per un impatto ambientale minimo

Il nuovo impianto sarà dotato delle più moderne tecnologie per limitare al massimo le emissioni, rispettando i parametri imposti dalle normative europee e le Best Available Techniques. L’obiettivo è produrre 65 megawatt di energia, sufficienti ad alimentare 200mila famiglie. L’impianto permetterà anche il recupero di metalli come acciaio, alluminio e rame, rafforzando l’economia circolare. Accanto alla struttura principale, sorgeranno quattro impianti per il recupero delle ceneri pesanti, una rete di teleriscaldamento, un impianto fotovoltaico e un sistema innovativo per la cattura della CO₂.

Il Parco dell’Economia Circolare, un progetto urbano integrato

Oltre al termovalorizzatore, il progetto prevede la nascita del Parco dell’Economia Circolare, una vera e propria area multifunzionale con spazi verdi, coworking, ricerca, una serra e una torre panoramica. Un’occasione di rigenerazione urbana per l’area industriale di Santa Palomba, con ricadute positive in termini di servizi, viabilità e infrastrutture.

Le rassicurazioni del Sindaco e l’opposizione dei comitati

Il Sindaco Roberto Gualtieri ha definito l’aggiudicazione “un passo decisivo” per superare il vecchio sistema di discariche e conferimenti costosi. L’impianto, secondo il primo cittadino, permetterà di raggiungere il 70% di raccolta differenziata e trattare la frazione residua in modo efficiente e sostenibile. Ma non tutti condividono questa visione. L’Unione dei comitati contro l’inceneritore ha ribadito che l’area è inidonea e soggetta a vincoli ambientali, con la presenza ravvicinata di impianti a rischio di incidente rilevante.

Una battaglia legale e politica alle porte

Secondo i comitati, l’area di Santa Palomba dovrebbe essere dichiarata zona ad elevato rischio ambientale secondo la legge regionale 13/2019. L’iniziativa sarà formalizzata con una proposta di deliberazione che sarà consegnata alla Sindaca di Pomezia, Veronica Felici. Il libro “L’inceneritore di Roma, una scelta sbagliata” verrà presentato il 10 maggio e si preannuncia come ulteriore strumento di mobilitazione. Le contestazioni promettono di aprire una nuova fase di scontro politico e istituzionale, proprio mentre il progetto sembra aver ottenuto il via libera definitivo.


Condividi

09 Maggio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

Fondazione Premio Antonio Biondi

Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@

IBAN:
IT18I0529714801CC1030072196
BIC: BPFRIT3FXXX

editoriale in collaborazione con
icoe centro studi
Centro studi su innovazione,
comunicazione ed etica.


Precedente

Esplora l'arte letteraria anche nel digitale, condividi conoscenza, nutri la tua mente.

sezione ebook

meno carta più ambiente, una scelta sostenibile

sezione ebook
Archivi della fondazione
Le molteplici attività della fondazione rivolte a promuovere e sostenere la cultura e la creatività nel territorio del Lazio
__

Fondazione Premio Antonio Biondi
PANTAREI editoriale della Fondazione Premio Antonio Biondi

   

altra lingua

Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601

segreteria@fondazionepremioantoniobiondi.it
Fondazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS Lazio
Privacy & Cookie Policy refUrl GDPR

© Fondazione Premio Antonio Biondi.   Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Creative