EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Il Tevere torna protagonista a Roma grazie all’inaugurazione del primo parco fluviale realizzato per il Giubileo. Situato tra Ponte Risorgimento e Ponte Matteotti, il nuovo spazio urbano a Lungotevere delle Navi è un esempio concreto di come il fiume possa tornare ad essere parte integrante della vita cittadina. La passerella sospesa in legno, lunga 570 metri, si snoda come un abbraccio alla riva, regalando ai cittadini una prospettiva inedita e suggestiva sul corso d’acqua.
Un progetto che unisce ecologia e socialità
Finanziato con 800 mila euro e realizzato in un anno, il parco si estende su 1,6 ettari e occupa una zona che in passato era un’Oasi Wwf. È stato concepito per essere molto più di una semplice passeggiata: al suo interno si trovano piazzole per la sosta e slarghi per attività didattico-naturalistiche, pensati in particolare per le scuole. Le terrazze arredate con panche, disposte lungo la passerella, fungono da aule all’aperto dove imparare direttamente dalla natura.
Verde, fiori e biodiversità
L’intervento ha incluso la piantumazione di nuovi alberi adatti all’ecosistema fluviale e la messa a dimora di fiori in grado di attrarre insetti impollinatori, creando un ambiente ricco e dinamico. È stata inoltre costruita una staccionata in legno a protezione del bordo superiore della riva, per garantire la sicurezza dei visitatori e allo stesso tempo mantenere un impatto visivo armonioso con l’ambiente circostante.
Istituzioni in sinergia per il bene comune
Alla cerimonia di inaugurazione erano presenti il sindaco di Roma Roberto Gualtieri, l’assessora capitolina all’Ambiente Sabrina Alfonsi e l’assessore regionale al Territorio Fabrizio Ghera. Le parole di Gualtieri, che ha parlato di una “giornata di gioia”, sono state accompagnate dall’entusiasmo di Alfonsi, che ha sottolineato come questo intervento sia solo l’inizio di una serie di trasformazioni urbane pensate per valorizzare il Tevere come luogo di vita, apprendimento e biodiversità.
Una sfida per il futuro
Il progetto non termina con l’apertura. La manutenzione del parco sarà garantita per i prossimi due anni da una ditta specializzata, ma si punta anche a coinvolgere attivamente la cittadinanza. Presto verranno infatti avviati dei patti di collaborazione, rivolti a chi vorrà contribuire alla cura di questo tratto di fiume. Un esempio di partecipazione collettiva che potrebbe diventare modello per tutta la città.
Tra natura e sicurezza
Come ricordato da Fabrizio Ghera, la valorizzazione del Tevere passa anche dalla sua sicurezza idraulica. Il parco fluviale, pur essendo un’opera di grande valore paesaggistico e sociale, rientra in una visione più ampia che vede nel fiume una risorsa da tutelare con attenzione. Fondi del Giubileo e del Pnrr possono giocare un ruolo cruciale per portare avanti questa visione.
01 Aprile 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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