EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Nel cuore dell’area vesuviana, dove la storia affiora a ogni colpo di pala, si rinnova un’alleanza importante tra istituzioni: quella tra il Parco archeologico di Pompei e la Procura di Torre Annunziata. Un patto che punta dritto alla tutela della legalità e alla salvaguardia del patrimonio culturale da scavi abusivi e traffici illeciti.
Un’intesa che unisce giustizia e cultura
Il protocollo, già sottoscritto nel 2019 e poi rinnovato nel 2021 e nel 2023, è stato nuovamente firmato dal procuratore Nunzio Fragliasso e dal direttore generale degli scavi Gabriel Zuchtriegel. L’obiettivo resta saldo: ripristinare la legalità in territori storicamente segnati da abusi edilizi e riportare decoro e rispetto nei luoghi simbolo della memoria collettiva.
Contro gli scavi illegali, azioni congiunte sul campo
La collaborazione tra Parco e Procura si fonda su uno scambio continuo di informazioni e su interventi congiunti di sorveglianza, che mirano a prevenire e contrastare scavi clandestini nei siti archeologici. È una strategia operativa concreta che, negli ultimi anni, ha dato risultati tangibili sul territorio.
La Procura, presidio costante sul patrimonio culturale
Secondo Fragliasso, la difesa del patrimonio culturale è una priorità assoluta per la Procura di Torre Annunziata. Un impegno che non si esaurisce in singole operazioni, ma si inserisce in un progetto di continuità, nel solco dell’azione avviata dai precedenti magistrati. La lotta contro il saccheggio dei beni storici è, in questo senso, anche una battaglia per riaffermare la legalità nei quartieri e nei paesaggi storici.
Dalla legalità alla valorizzazione turistica
Gli effetti del protocollo non si fermano alla tutela: la sinergia tra Procura e Parco ha già permesso interventi significativi, come quello alla Villa dei Misteri, dove si è potuto avviare un nuovo cantiere grazie all’abbattimento di costruzioni abusive. Esemplare è anche il caso di Civita Giuliana, un altro simbolo del valore archeologico e della lotta contro l’illegalità.
Pompei come laboratorio di rinascita
Per Zuchtriegel, questi interventi sono un’occasione unica non solo per tutelare, ma per far emergere il vero valore del territorio: “La nostra azione – ha dichiarato – è un processo culturale, che parte dalla legalità per arrivare alla valorizzazione autentica, anche in chiave turistica. Solo così possiamo restituire alla Grande Pompei la centralità che merita, rendendola un esempio per tutto il Paese”.
28 Luglio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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