EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

La legge sulla partecipazione dei lavoratori, finalmente realtà dopo settantasette anni

Una riforma che valorizza il ruolo dei lavoratori, rilancia salari e produttività con un modello inclusivo e innovativo.

La legge sulla partecipazione dei lavoratori, finalmente realtà dopo settantasette anni

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Una riforma storica che dà attuazione all’articolo 46 della Costituzione.

Dopo decenni di attesa e anni di impegno civile, il Parlamento ha finalmente approvato la legge che introduce la partecipazione dei lavoratori alla gestione, al capitale e agli utili delle imprese. Il testo, già votato dalla Camera dei Deputati, ha ricevuto il via libera definitivo dal Senato, sancendo un momento di grande rilevanza per il mondo del lavoro italiano. Il percorso di questa legge nasce da una proposta di iniziativa popolare promossa dalla CISL, che ha raccolto oltre 400.000 firme in tutto il Paese.

Daniela Fumarola, una battaglia lunga due anni per un risultato storico

“Dopo 77 anni, l’articolo 46 della Costituzione trova finalmente applicazione grazie a una mobilitazione durata due anni”. Con queste parole, la Segretaria Generale della CISL, Daniela Fumarola, ha commentato il traguardo raggiunto. La leader sindacale ha sottolineato come questa conquista sia frutto di un impegno diffuso, che ha coinvolto lavoratori, cittadini, territori e istituzioni in un processo partecipativo ampio e responsabile.

Una riforma dal forte valore sociale, popolare e lontana dalle ideologie

Per la CISL, la nuova legge rappresenta molto più di un semplice provvedimento normativo. È una svolta culturale che riconosce la partecipazione dei lavoratori non come concetto teorico, ma come strumento concreto per migliorare salari, produttività, sicurezza e qualità della vita nei luoghi di lavoro. Daniela Fumarola ha evidenziato come questa riforma sia una risposta democratica e concreta ai bisogni delle persone, lontana da ogni forma di ideologismo o demagogia, e orientata al futuro.

La contrattazione collettiva al centro di un nuovo modello inclusivo

Uno degli aspetti centrali della legge è la valorizzazione della contrattazione collettiva come strumento per promuovere accordi partecipativi costruiti dal basso. Grazie a un Fondo dedicato alla partecipazione, finanziato con 71 milioni di euro dal Parlamento, le imprese saranno incentivate a coinvolgere i lavoratori nei processi decisionali e nella condivisione dei risultati. Un modello inclusivo che mira a rafforzare la coesione sociale, la corresponsabilità, la formazione e il dialogo all’interno delle aziende.

Partecipazione e innovazione, le chiavi per affrontare le sfide globali

In un contesto economico in continua evoluzione, la partecipazione dei lavoratori diventa una leva strategica per affrontare le sfide della globalizzazione e della transizione produttiva. La nuova legge propone un approccio innovativo che mette al centro il capitale umano, promuovendo un sistema di relazioni industriali più equilibrato e orientato alla crescita sostenibile. Non si tratta di un’imposizione, ma di un’opportunità per tutte le imprese, indipendentemente dalle dimensioni e dal settore di appartenenza.

Un successo costruito con il dialogo e il lavoro collettivo

“Siamo orgogliosi del risultato raggiunto, reso possibile da un forte lavoro collettivo e da un confronto aperto con le istituzioni”. Con queste parole, Daniela Fumarola ha voluto ringraziare chi, dentro e fuori il Parlamento, ha creduto nella riforma e l’ha sostenuta. Un successo che testimonia l’importanza del dialogo sociale e della partecipazione attiva dei cittadini nei processi democratici.


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15 Maggio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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