EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Le sfide globali al centro del Meeting di Rimini

Dal lavoro all’Europa, dalla pace alle nuove tecnologie, il Meeting di Rimini diventa laboratorio di idee per il futuro.

Le sfide globali al centro del Meeting di Rimini

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Leader politici e testimonianze di pace si incontrano al Meeting di Rimini, tra dialogo, cultura e riflessione sull’Europa.

Un appuntamento che unisce politica, società e spiritualità in un dialogo aperto sull’Europa e sul mondo.

Un mondo diviso e la ricerca del dialogo

Dalle tensioni che scuotono Gaza e l’Ucraina fino al difficile tema delle migrazioni, la scena internazionale è attraversata da conflitti e fratture che sembrano insanabili. Eppure, tra le pieghe della sofferenza, esiste ancora lo spazio per la parola e il confronto, strumenti che il Meeting di Rimini propone come via privilegiata per immaginare un futuro diverso.

Lavoro, salute e nuove fragilità sociali

La trasformazione del mercato del lavoro, l’invecchiamento della popolazione e la crescente incertezza economica sono questioni che toccano milioni di famiglie italiane. Le sfide del digitale e della sostenibilità economica si intrecciano con il bisogno di garantire un sistema di welfare in grado di rispondere ai bisogni di tutti. A queste urgenze si aggiunge il dibattito sulla sanità, concepita come bene comune che deve rimanere accessibile e inclusivo.

Europa, tra crisi e nuove opportunità

Il Vecchio Continente si trova stretto tra il ritorno di un’America segnata dal trumpismo, una Russia aggressiva e una Cina sempre più centrale nello scenario globale. Da qui la necessità per l’Unione Europea di ridefinire il proprio ruolo, di rinnovarsi e trovare una nuova centralità. Rimini diventa così il luogo dove immaginare soluzioni concrete e non solo slogan politici.

Il contributo di leader ed ex premier

La 46ª edizione del Meeting vedrà sul palco personalità di primo piano come Mario Draghi, chiamato a riflettere su quale orizzonte attenda l’Europa, ed Enrico Letta, oggi alla guida dell’Istituto Jacques Delors. Le loro analisi, arricchite dai report sulle criticità dell’UE, offriranno spunti concreti per discutere di riforme e prospettive. Ad affiancarli, Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, e Raffaele Fitto, vicepresidente della Commissione, impegnati a delineare le strategie per un’Unione più forte.

Un palcoscenico che coinvolge politica e società civile

Oltre 550 relatori, 150 incontri, 13 mostre e 17 spettacoli: i numeri del Meeting raccontano la vastità di una manifestazione che non è solo politica, ma anche culturale e sociale. Dai ministri del governo Meloni ai presidenti di Regione, dai rappresentanti del mondo economico fino alle autorità religiose come il cardinale Matteo Zuppi e il patriarca ecumenico Bartolomeo, tutti saranno presenti per confrontarsi e intrecciare prospettive diverse.

Testimonianze di pace che aprono il Meeting

A inaugurare l’edizione sarà una testimonianza forte e toccante: quella di Layla al-Sheik, madre musulmana di Betlemme, ed Elana Kaminka, madre israeliana. Entrambe hanno perso un figlio nel conflitto mediorientale e hanno trasformato il dolore in un percorso di riconciliazione. Un segno che, anche nei luoghi deserti evocati da T.S. Eliot nel motto di quest’anno, è possibile iniziare a costruire con “mattoni nuovi”.


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25 Agosto 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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