EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Indro Montanelli, un gigante del giornalismo Italiano

L’Impatto di Montanelli sul Giornalismo Italiano

Indro Montanelli, un gigante del giornalismo Italiano

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Ironia e penna indipendente, le caratteristiche distintive di Indro Montanelli

Indro Alessandro Raffaello Schizògene Montanelli, più noto semplicemente come Indro Montanelli, è stato uno dei più grandi giornalisti italiani, noto per il suo stile incisivo, il suo spirito critico e la sua irriverenza. Nato a Fucecchio, in Toscana, il 22 aprile 1909, Montanelli lasciò un’impronta indelebile nel giornalismo italiano, fino alla sua morte, avvenuta a Milano il 22 luglio 2001.

Una vita di esperienze uniche

Montanelli ebbe una carriera straordinaria, caratterizzata da esperienze uniche e spesso pericolose. Iniziò la sua carriera giornalistica negli anni ’30, lavorando per varie testate prima di diventare corrispondente estero. Durante la guerra civile spagnola, fu arrestato dalle truppe franchiste e rischiò di essere giustiziato, venendo salvato in extremis grazie all’intervento del governo italiano.

Negli anni ’50, lavorando come corrispondente da New York per il "Corriere della Sera", Montanelli scrisse articoli pungenti sull’America di Eisenhower, guadagnandosi il soprannome di "scomodo". Tuttavia, fu con la sua collaborazione con il "Corriere" e poi con "Il Giornale" che Montanelli consolidò la sua fama, diventando uno degli scrittori più influenti e rispettati della stampa italiana.

Una penna indipendente

Montanelli era noto per la sua indipendenza di pensiero. Non aveva paura di criticare politici e potenti, indipendentemente dalla loro appartenenza politica. Questa caratteristica lo rese una figura amata ma anche controversa. Fu un critico accanito del fascismo, ma altrettanto duro con la sinistra comunista italiana. Questo atteggiamento gli causò non pochi problemi, tra cui l’attentato del 2 giugno 1977, quando le Brigate Rosse lo gambizzarono a Milano. Nonostante l’attacco, Montanelli rimase saldo nei suoi principi e tornò al lavoro con la stessa determinazione.

L’ironia di Montanelli

Oltre al suo impegno giornalistico, Montanelli era noto per la sua arguzia e il suo spirito. In occasione del suo matrimonio, raccontò scherzosamente che era giunto il momento di "provare anche questa", riferendosi al matrimonio come a un esperimento. Questa leggerezza d’animo e la sua abilità narrativa lo resero anche uno scrittore prolifico, autore di molti libri, tra cui la celebre "Storia d’Italia", che racconta la storia del paese con uno stile coinvolgente e spesso ironico.

Un uomo di contraddizioni

Montanelli era un uomo di contraddizioni, come spesso sottolineava lui stesso. Pur essendo un fervente sostenitore della monarchia, non esitò a criticare il comportamento di re Umberto II durante il periodo fascista. Inoltre, pur essendo noto per la sua sobrietà, Montanelli amava godersi la vita e non disdegnava i piaceri mondani, pur continuando a lavorare con implacabile dedizione.

Il suo lascito duraturo

L’eredità di Montanelli nel giornalismo italiano è duratura. Fondò "Il Giornale" nel 1974, creando uno spazio per un giornalismo indipendente e di alta qualità. Fu anche mentore di numerosi giovani giornalisti, promuovendo una stampa libera e critica. Anche dopo la sua morte, il suo spirito critico e la sua dedizione alla verità continuano a ispirare generazioni di giornalisti.

Indro Montanelli è ricordato come uno dei grandi del giornalismo, un uomo che, con la sua penna, ha scritto la storia dell’Italia moderna. La sua vita, piena di avventure, rischi e trionfi, è un esempio di come il giornalismo possa essere una forza potente per il cambiamento e la verità.


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08 Maggio 2024 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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