EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Il turismo culturale si conferma uno dei settori più vivaci e strategici dell’economia globale, con prospettive di crescita che lo rendono centrale per l’Italia. L’interesse crescente dei viaggiatori per esperienze autentiche, sostenibili e di valore sta trasformando il modo di viaggiare, offrendo opportunità ma anche nuove sfide per il nostro Paese.
Un settore da trilioni di dollari
Secondo i dati di Future Market Insights, il turismo culturale ha già toccato un valore stimato di 1,2 trilioni di dollari e potrebbe superare i 2,6 trilioni entro il 2035, crescendo con un ritmo dell’8,1% annuo. L’Italia, con il suo patrimonio unico, rimane una delle mete più ambite a livello internazionale. Solo nel primo semestre 2025 gli arrivi internazionali sono aumentati del 12,8% rispetto all’anno precedente, segno di un interesse che non accenna a rallentare.
Una filiera che crea lavoro e valore
La cultura non è solo bellezza, ma anche economia. Secondo il Ministero della Cultura, oltre 1,5 milioni di persone lavorano nel comparto: dagli archeologi ai restauratori, fino a guide turistiche e operatori culturali. Con 60 siti Unesco e oltre 4.400 luoghi riconosciuti, l’Italia guida le classifiche mondiali. Nel 2023 il settore ha generato un valore aggiunto di 104,3 miliardi di euro, con un incremento del 5,5% rispetto all’anno precedente e del 12,7% rispetto al 2019.
Musei e attrattori senza precedenti
Il 2024 è stato un anno record per i musei statali, che hanno accolto 60,8 milioni di visitatori con introiti lordi pari a 382 milioni di euro. A trainare il successo sono soprattutto i musei autonomi, con oltre 44 milioni di ingressi. Il Colosseo, simbolo universale della nostra storia, ha visto crescere i visitatori del 20% rispetto al 2023 e del 93% rispetto al 2019, praticamente raddoppiando in cinque anni.
Festival e capitale italiana della cultura
Accanto a musei e siti archeologici, i festival culturali sono diventati un fenomeno capillare, con oltre 3mila appuntamenti diffusi in tutta Italia. Questi eventi non solo alimentano il turismo ma arricchiscono il tessuto sociale delle città. Anche la nomina a Capitale italiana della cultura genera effetti immediati: gli arrivi turistici crescono in media del 16% nell’anno del titolo e continuano a crescere nei due anni successivi, dimostrando come la cultura sia un vero volano di sviluppo locale.
Overtourism e nuove sfide
La crescita del turismo porta con sé anche criticità. L’aumento degli affitti brevi nelle città d’arte, se da un lato amplia l’offerta ricettiva, dall’altro può creare squilibri per i residenti e per la qualità della vita. Il fenomeno dell’overtourism impone quindi strategie mirate e un governo attento dei flussi, con politiche sostenibili e innovative capaci di tutelare sia le comunità locali che il patrimonio culturale.
Il nuovo profilo del viaggiatore
Il turismo culturale oggi non è più solo una visita veloce a monumenti e musei. Secondo il libro Nuovo turismo culturale di Elena Croci, il viaggiatore moderno cerca esperienze autentiche, contatti reali con la comunità, e dà grande valore a sostenibilità e benessere personale. Questo turista non si accontenta di “vedere”, ma vuole vivere esperienze immersive, spesso scegliendo periodi off season per evitare la massa e godere appieno del territorio.
Un modello che guarda oltre
Per intercettare questa trasformazione, operatori e istituzioni devono ripensare l’offerta, puntando su autenticità, empatia e innovazione. La destagionalizzazione diventa una delle chiavi per equilibrare flussi e qualità, con proposte che valorizzino tutte le stagioni. Il turismo culturale, se gestito con visione e responsabilità, può continuare a essere non solo un pilastro dell’economia italiana, ma anche un’esperienza di crescita condivisa per chi viaggia e per chi accoglie.
27 Agosto 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@
IBAN:
IT18I0529714801CC1030072196
BIC: BPFRIT3FXXX
editoriale in collaborazione con
Centro studi su innovazione,
comunicazione ed etica.
meno carta più ambiente, una scelta sostenibile
Fondazione Premio Antonio Biondi
Via Garibaldi 34
03017 Morolo (FR)
Fondazione terzo settore
C.F. 92088700601
segreteria@fondazionepremioantoniobiondi.it
Fondazione iscritta al Registro Unico Nazionale del Terzo Settore - RUNTS Lazio
Privacy & Cookie Policy rifUrl GDPR
© Fondazione Premio Antonio Biondi. Tutti i diritti sono riservati.
Credit grippiassociati ICT Creative