EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Domani si celebra la Festa della Repubblica Italiana, una memoria collettiva ancora viva

La Festa della Repubblica è l’occasione per riflettere sul senso della cittadinanza e sui valori costituzionali condivisi.

Domani si celebra la Festa della Repubblica Italiana, una memoria collettiva ancora viva

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Il 2 Giugno 1946 l’Italia scelse la Repubblica, una decisione storica che ha cambiato per sempre il volto del Paese

Il 2 Giugno segna la nascita della Repubblica Italiana, una giornata di riflessione sul significato della democrazia e sull’identità del nostro Paese

Un giorno che parla a tutti, anche ai più giovani

Ogni anno, il 2 Giugno non è solo una festa nazionale, ma un’occasione per ricordare come l’Italia abbia scelto, nel 1946, il proprio destino repubblicano attraverso un referendum popolare. È una data che unisce il passato al presente, celebrata con cerimonie ufficiali, bandiere tricolori e un rinnovato senso di appartenenza. Ma è anche un giorno che interroga ogni generazione: quanto conosciamo davvero le ragioni di questa scelta storica?

Dal referendum alla nascita della Repubblica

Il 2 Giugno 1946 gli italiani, uomini e donne per la prima volta insieme al voto, scelsero di abbandonare la monarchia e costruire una nuova Italia. Il risultato di quel referendum, pur con forti contrasti territoriali tra Nord e Sud, diede avvio al percorso costituente che porterà, il 1 Gennaio 1948, all’entrata in vigore della Costituzione. Una scelta di popolo che rappresentò non solo un cambio di sistema, ma anche la speranza di lasciarsi alle spalle la guerra e la dittatura.

Cerimonie ufficiali e celebrazioni diffuse

Domani, come ogni anno, il Presidente della Repubblica renderà omaggio al Milite Ignoto presso l’Altare della Patria, simbolo dei caduti e della Nazione. A seguire, la parata militare in Via dei Fori Imperiali, trasmessa in diretta nazionale, e moltissime manifestazioni locali in tutte le città italiane. Non è solo una giornata di folklore, ma un momento in cui lo Stato si presenta al Paese, visibile nei suoi valori e nelle sue istituzioni.

Una festa laica che invita alla riflessione

La Festa della Repubblica non è legata a riti religiosi, ma a valori civili e democratici. È un’occasione per riflettere sul significato dell’essere cittadini, sul ruolo della Costituzione, sulla tutela dei diritti e sull’importanza della partecipazione. In un’epoca dove l’astensionismo cresce e le istituzioni sembrano distanti, il 2 Giugno può essere uno stimolo per rimettere al centro il dibattito pubblico.

Il significato simbolico del tricolore

Non è un caso che, in questa giornata, il Tricolore venga esposto ovunque: su balconi, edifici pubblici, monumenti. I colori della bandiera italiana tornano ad assumere un significato profondo, come emblema di unità, coesione e orgoglio nazionale. Anche in tempi complessi, la bandiera riesce a tenere insieme differenze e pluralità, come ideale condiviso.

La Repubblica oggi, tra sfide e promesse

Oggi la Repubblica è chiamata a rispondere a sfide diverse rispetto al 1946: diseguaglianze sociali, crisi ambientali, transizione digitale e nuove povertà. Eppure, lo spirito di quella scelta resta attuale. Riaffermare i principi fondanti della Repubblica non è un atto retorico, ma un impegno quotidiano che riguarda tutti, dai cittadini alle istituzioni.


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01 Giugno 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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