EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Energia nel Lazio, la transizione verde è ancora lontana

Secondo Legambiente la Regione Lazio deve accelerare sugli impianti e sulle comunità energetiche rinnovabili.

Energia nel Lazio, la transizione verde è ancora lontana

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Viterbo è la provincia più virtuosa per fotovoltaico ed eolico mentre Roma resta legata alle fonti fossili.

Nel Lazio si consuma molta più energia di quanta se ne riesca a produrre. Un dato che pesa sulle bollette di famiglie e imprese e che sottolinea l’urgenza di accelerare sulla strada delle fonti rinnovabili. Lo ha confermato la IV edizione del Forum Energia del Lazio promosso da Legambiente, che ha restituito un quadro chiaro: le rinnovabili crescono, ma il passo non è ancora sufficiente a coprire il calo delle fonti fossili.

Una crescita a doppia velocità tra rinnovabili e fossili

Nel 2023, rispetto all’anno precedente, la produzione da fonti rinnovabili nel Lazio è aumentata dell’11%, ma non è bastata a compensare l’uscita progressiva dalla produzione a carbone. La regione si colloca al tredicesimo posto in Italia per incidenza delle rinnovabili, che rappresentano oggi solo il 31,7% della produzione complessiva. Il phase-out della centrale di Civitavecchia ha accelerato la discesa delle fonti fossili, ma senza un adeguato piano sostitutivo.

Il Piano energetico regionale e gli obiettivi al 2050

Lo strumento di pianificazione è il Piano energetico regionale (Per), che punta a una rivoluzione nel modo in cui il Lazio produce e consuma energia. Gli obiettivi sono ambiziosi: raggiungere entro il 2050 una quota del 38% di energia rinnovabile elettrica e termica sul totale dei consumi e ridurre dell’80% l’uso di fonti fossili rispetto ai livelli del 1990. Un piano chiaro sulla carta, che richiede però misure strutturali e investimenti rapidi.

Dati in calo sulla produzione, ancora troppo fossile

Nel 2023, la produzione elettrica destinata al consumo interno nella regione è stata pari a 10.637 GWh, con un calo del 26,1% rispetto al 2022. Nonostante l’incremento delle fonti verdi come idroelettrico (+35,4%), eolico (+6,7%) e fotovoltaico (+5,9%), il Lazio resta fortemente dipendente da carbone e gas naturale, che costituiscono ancora la maggior parte dell’energia generata.

Viterbo guida la svolta green della regione

Ogni provincia del Lazio mostra una propria vocazione energetica. Se Roma e Latina continuano a dipendere in larga parte dalle fonti convenzionali, Viterbo si distingue come la provincia più virtuosa, primeggiando sia nella produzione fotovoltaica che in quella eolica. Un esempio concreto di come i territori possano giocare un ruolo decisivo nella transizione energetica.

La sfida secondo Legambiente, serve più coraggio

Secondo il presidente di Legambiente Lazio, Roberto Scacchi, la Regione è ancora troppo lenta nel sostenere la vera transizione. “Servono impianti, comunità energetiche, aziende e territori virtuosi – ha dichiarato – ma soprattutto va fermata ogni moratoria contro le FER (Fonti Energetiche Rinnovabili) che rischia di bloccare il cambiamento”. La mappa delle Aree Idonee, secondo Scacchi, non deve essere un ostacolo ma uno strumento per abilitare uno sviluppo sostenibile diffuso.


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04 Aprile 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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