EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Roma-Latina, la promessa infinita, Rocca pronto a sbloccare il cantiere

Dopo ventuno anni di progetti e rinvii, la Regione Lazio prova a rilanciare la Roma-Latina come infrastruttura strategica.

Roma-Latina, la promessa infinita, Rocca pronto a sbloccare il cantiere

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Tra disillusione e nuova fiducia, il progetto dell’autostrada riparte con l’ambizione di arrivare fino a Fondi.

Francesco Rocca non ha usato mezzi termini. Durante il congresso della Cisl Lazio, il Presidente della Regione ha espresso tutta la sua frustrazione per la telenovela infinita dell’autostrada Roma-Latina: «Non ne posso più. È la Salerno-Reggio Calabria del Lazio». Un paragone forte, che fotografa alla perfezione la sensazione di immobilismo e spreco che da oltre vent’anni circonda questo progetto.

Secondo Rocca, però, qualcosa si muove. Ha annunciato che Regione Lazio e Ministero delle Infrastrutture sarebbero ormai vicini a chiudere un accordo per sbloccare definitivamente l’opera. Una conferenza stampa ufficiale chiarirà presto i dettagli, ma l’obiettivo è dichiarato: «A breve daremo risposte concrete».

Un progetto che si allunga, il tracciato fino a Fondi

Non solo Roma e Latina. Rocca ha rilanciato il progetto con un’estensione ambiziosa: prolungare il tracciato fino a Fondi, sede del mercato ortofrutticolo più grande d’Europa. Una scelta strategica che punta a valorizzare il ruolo economico dell’infrastruttura, al di là della sua funzione viaria. «Se dobbiamo farla, la facciamo completa», ha sottolineato, lasciando intendere che il nuovo tracciato sarebbe già stato progettato dai tecnici di Astral.

Un’opera cruciale per il sud del Lazio, che da decenni soffre per collegamenti inadeguati e rischiosi. La realizzazione dell’autostrada alleggerirebbe il traffico sulla 148 Pontina e darebbe impulso ai poli industriali e agroalimentari dell’Agro Pontino.

Ventuno anni di rinvii, progetti e soldi spesi invano

Il dossier Roma-Latina è vecchio di 21 anni. In questo tempo si sono spesi oltre 100 milioni di euro in progettazioni, studi di fattibilità e revisioni, senza che sia mai stato posato un solo metro di asfalto. Le inchieste della Corte dei conti, della Commissione Europea e dell’Autorità di vigilanza sui Lavori Pubblici hanno più volte messo in luce sprechi e criticità.

Non esiste ancora un tracciato definitivo. L’ultima versione del progetto aveva eliminato la variante di Aprilia, considerata troppo costosa. Inoltre, la Regione ha promesso che i cittadini del Lazio non pagheranno alcun pedaggio. Ma tutto questo, per ora, resta sulla carta.

Cambiano i nomi, i governi e le promesse, ma la Pontina è sempre lì

La storia dell’autostrada Roma-Latina è una sequenza di rinvii e illusioni. Prima “Corridoio Tirrenico”, poi “Super-Pontina”, infine “Autostrada Roma-Latina”. Ogni nome ha portato con sé un nuovo progetto, nuove promesse e nuovi costi, ma il risultato non è mai cambiato.

La 148 Pontina continua a essere l’unico collegamento diretto tra Roma e Latina, una delle strade più trafficate e pericolose d’Italia. Incidenti, traffico e scarsa manutenzione sono all’ordine del giorno. Eppure, nonostante le innumerevoli dichiarazioni di intenti, la situazione resta immutata.

Una strada fondamentale per il Lazio, ma ancora lontana dal diventare autostrada

La Pontina è vitale per l’economia regionale. Collega le due principali città del Lazio e serve aree industriali, logistiche e turistiche di grande importanza. Ma resta una strada statale inadeguata, con limiti di velocità da zona urbana e livelli di sicurezza inaccettabili.

Le proposte per il futuro si rincorrono: autostrada a pagamento, superstrada gratuita, semplice potenziamento dell’attuale tracciato. Oggi è il Presidente Rocca a rilanciare il progetto, ma le promesse del passato pesano come macigni sulla fiducia dei cittadini.

Fra scetticismo e speranza, la vera sfida sarà passare dalle parole ai cantieri

Tutti concordano su una cosa: la Pontina non può restare così. Ma trasformare un sogno in realtà richiede scelte chiare, finanziamenti adeguati e soprattutto volontà politica. La sfida più grande sarà rompere il ciclo dei rinvii e delle promesse mancate.

L’annuncio di Rocca apre uno spiraglio, ma resta da vedere se questa sarà davvero la volta buona. Intanto, ogni giorno di ritardo è un giorno in più di disagi e pericoli per chi quella strada deve percorrerla, senza alternative.


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16 Maggio 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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