EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Il Lazio e la sfida industriale, una visione per il futuro delle imprese

Unindustria rilancia il piano per il Lazio, tra infrastrutture, innovazione e burocrazia snella per sostenere la competitività delle imprese

Il Lazio e la sfida industriale, una visione per il futuro delle imprese

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Giuseppe Biazzo propone un nuovo modello industriale per il Lazio, fondato su innovazione, export e semplificazione amministrativa

Rendere il Lazio una regione capace di attrarre investimenti e favorire la crescita industriale: è questo l’obiettivo rilanciato dal presidente di Unindustria, Giuseppe Biazzo, durante l’assemblea annuale. Secondo Biazzo, “le politiche industriali del territorio si fanno mettendo le aziende nelle migliori condizioni per competere in un contesto attrattivo”. Da questa visione nasce Il piano industriale del Lazio, presentato in collaborazione con la Regione, che mira a trasformare il tessuto produttivo in un ecosistema dinamico e innovativo.

Lazio, seconda regione per Pil ma in cerca di equilibrio

Essere la seconda regione d’Italia per prodotto interno lordo non basta. Come sottolinea Biazzo, “il valore aggiunto dell’industria manifatturiera si è ridotto”. Da qui la necessità di un cambio di passo: riequilibrare il peso tra manifattura e servizi avanzati, promuovendo una crescita dimensionale diffusa delle imprese. Un obiettivo che richiede visione strategica e interventi concreti per rafforzare il ruolo produttivo del territorio.

Innovazione, export e identità europea

Il Lazio, nel pensiero di Unindustria, deve ampliare la propria base di imprese esportatrici e rafforzare la sua identità come grande regione europea dello sviluppo. La sfida è aprire nuovi mercati, sostenere la trasformazione digitale e rendere l’innovazione un pilastro stabile del sistema industriale. Un percorso che passa anche dalla collaborazione tra imprese, università e istituzioni, per valorizzare le competenze e l’eccellenza tecnologica del territorio.

Semplificazione e tempi certi, la chiave del rilancio

Tra i punti centrali del piano emerge la necessità di una semplificazione amministrativa reale. “Nessun procedimento autorizzativo dovrebbe durare più di due mesi”, ribadisce Biazzo, auspicando che il Lazio diventi “la regione dell’impresa in 60 giorni”. Una burocrazia più snella e tempi certi di risposta rappresentano il motore per accelerare investimenti e nuove opportunità occupazionali.

Infrastrutture e connessioni, la spina dorsale dello sviluppo

Per sostenere la crescita, il piano prevede una unità di missione dedicata alle infrastrutture. L’obiettivo è creare una cabina di regia che coordini opere e investimenti, con particolare attenzione alle connessioni interne e ai collegamenti strategici verso Roma e le altre regioni italiane. Solo migliorando la rete logistica e la mobilità sarà possibile garantire una reale competitività alle imprese del territorio.

Un futuro costruito insieme

Il messaggio di Unindustria è chiaro: “Insieme, come Parti Sociali e Istituzioni, possiamo fare del Lazio una delle migliori regioni d’impresa europee”. La collaborazione tra pubblico e privato, la programmazione condivisa e la visione di lungo periodo sono gli elementi chiave per dare al Lazio una nuova centralità industriale, capace di coniugare crescita economica, innovazione e sostenibilità.


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10 Ottobre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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