EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Un mese di musica e cultura trasforma la Tuscia in un grande palcoscenico dedicato ad Alessandro Stradella, genio innovatore del Seicento musicale italiano. Dal 30 agosto al 28 settembre, chiese, palazzi e borghi del Lazio ospitano concerti, produzioni originali e artisti internazionali in un dialogo raffinato tra storia e contemporaneità.
Un omaggio a stradella e alla sua eredità
Il festival celebra la figura di Alessandro Stradella, compositore visionario nato a Nepi e protagonista assoluto della scena musicale barocca. La sua musica, che unisce rigore e invenzione, torna a vivere grazie a interpreti d’eccellenza e a un programma che intreccia la memoria del passato con lo sguardo sul presente.
Un’apertura nel segno del soprano orrigoni
Il debutto della rassegna è affidato al concerto “Un angelo del paradiso - The Orrigoni Songbook”, che ripropone capolavori scritti da Stradella per Marc’Antonio Orrigoni, il celebre soprano castrato genovese del 1679. L’Ensemble Mare Nostrum, diretto da Andrea De Carlo, massimo specialista dell’opera stradelliana a livello internazionale, guiderà il pubblico in un viaggio emozionante nella musica del Seicento.
Tra antico e contemporaneo, un dialogo senza tempo
Il cartellone di settembre propone appuntamenti che spaziano dalla tradizione barocca alla contaminazione con linguaggi moderni. Dal recital “Orient/Occident” del violoncellista Michele Marco Rossi, all’ensemble Dramatodia diretto da Alberto Allegrezza con “La meraviglia e l’inquietudine”, fino alla “Fiesta barroca latina!” del gruppo svedese Villancico. Non mancano i ritmi popolari con “Tarantule, antidoti e follie” dell’ensemble Terra d’Otranto e i virtuosismi al clavicembalo di Luca Guglielmi.
Bach e la contemporaneità negli ultimi weekend
La seconda parte del festival si concentra sulla musica di Johann Sebastian Bach e sul suo dialogo con nuove prospettive artistiche. Daniele Roccato proporrà il recital “Double Bach #3”, mentre Peppe Frana e Federica Bianchi presenteranno “Crisalide”, con sonorità medievali e sperimentazioni evocative. Spazio anche alle “Dolci sprezzature” di Dan Laurin e Anna Paradiso Laurin, fino al gran finale con “Madrigali allo specchio 2025” dell’ensemble Cremona Antiqua diretto da Antonio Greco.
Il sostegno delle istituzioni e i legami con il territorio
Il festival, sostenuto dal Ministero della Cultura, dalla Regione Lazio, dal Comune e dalla Provincia di Viterbo e dalla Fondazione Carivit, diventa anche un’occasione per valorizzare i tesori della Tuscia. Dai borghi storici alle architetture medievali di Viterbo, il territorio diventa cornice ideale per riscoprire compositori come Domenico Massenzio, Tullio Cima e i fratelli Mazzocchi, figure che insieme a Stradella hanno dato voce alla grande stagione musicale barocca.
Un palcoscenico anche per la radio
La rassegna conferma la partnership con Rai Radio Classica, che dedicherà spazio agli eventi del festival nel programma Dal Vivo, in onda il sabato alle 17:30. Un modo per ampliare il pubblico e portare la magia della musica barocca dalla Tuscia alle case degli ascoltatori di tutta Italia.
01 Settembre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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