EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Benvenuti in un luogo dove il mare diventa davvero di tutti. A Cerveteri, sul litorale romano, è nata una spiaggia pubblica gratuita pensata per garantire accesso e servizi a persone con disabilità, anziani e famiglie. Qui, l’inclusione non è uno slogan ma un’esperienza concreta: passerelle ampie, sedie job per entrare in acqua in sicurezza, docce regolabili e personale preparato per l’assistenza trasformano la giornata al mare in un diritto, non un privilegio.
Un progetto nato per abbattere barriere
La spiaggia comunale “Liberamente”, inaugurata dopo la pandemia, è frutto di un’idea semplice ma rivoluzionaria: usare i fondi regionali non solo per la sicurezza, ma per garantire accessibilità universale. Con un investimento di circa 80mila euro, il Comune ha realizzato una piattaforma ecosostenibile, rimuovendo barriere architettoniche e restituendo ai cittadini oltre 34mila metri quadrati di arenile.
Il sostegno dell’amministrazione
La sindaca Elena Gubetti, architetta torinese classe 1973, ha creduto sin dall’inizio nel valore sociale del progetto. Già nel 2021 “Liberamente” è stata riconosciuta come la prima spiaggia pubblica senza barriere del Lazio, diventando un modello per altre località. La Regione, con l’attuale presidente Francesco Rocca, ha confermato nuovi investimenti da mezzo milione di euro entro il 2026 per moltiplicare le esperienze di mare accessibile.
Una spiaggia che vive tutto l’anno
“Liberamente” non è soltanto un esperimento riuscito, ma una realtà che cresce ogni estate. La gestione, affidata alla cooperativa sociale Solidarietà, prevede assistenza in spiaggia e spogliatoi, carrozzine da mare Sand&Sea, segnaletica inclusiva con pittogrammi CAA e attività ricreative: dal risveglio muscolare agli aperitivi al tramonto, fino ai dj set. Anche quest’anno i posti sono andati esauriti.
La voce di chi la vive
Tra i volti simbolo c’è Franca Romagnoli, che il 9 ottobre compirà 100 anni e che prenota puntualmente la sua sedia job. Per lei, come per tanti altri, tornare a fare il bagno significa rivivere una seconda giovinezza. Alcuni frequentatori hanno potuto tuffarsi dopo 15 anni di rinunce, altri hanno conosciuto per la prima volta il mare sulla pelle. Storie che trasformano questa spiaggia in un laboratorio di emozioni e inclusione.
Un modello di accessibilità replicabile
Il progetto dimostra come piccoli fondi, se ben utilizzati, possano avere un impatto enorme. Oggi “Liberamente” si sostiene autonomamente e continua a rappresentare un punto di riferimento per chi sogna un mare senza barriere. Non un’utopia, ma un esempio concreto di come l’accessibilità possa diventare la normalità.
Il mare come diritto universale
Ogni ringraziamento ricevuto dai cittadini che finalmente possono vivere il mare è, per l’amministrazione, la conferma di aver vinto una sfida importante. Un bagno al mare non è solo svago: è libertà, dignità e partecipazione. Cerveteri dimostra che quando l’inclusione diventa realtà, le onde sanno accogliere davvero tutti.
03 Settembre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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