EDITORIALE DELLA FONDAZIONE

Novo Nordisk rallenta, timori ad Anagni per investimenti e occupazione

Preoccupazione tra famiglie e sindacati per il futuro dei 1.100 dipendenti di Anagni dopo l’annuncio dei tagli di Novo Nordisk

Novo Nordisk rallenta, timori ad Anagni per investimenti e occupazione

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La Regione Lazio chiamata a difendere il polo farmaceutico di Anagni, strategico per il mercato italiano ed europeo

La multinazionale farmaceutica danese Novo Nordisk, che aveva scelto la Ciociaria come polo strategico per la produzione, ha annunciato un drastico ridimensionamento a livello globale. Il piano prevede la riduzione di circa 9mila posti di lavoro, pari al 15% della forza lavoro complessiva, che attualmente conta oltre 64mila dipendenti.

Un progetto miliardario ora a rischio

Negli ultimi mesi la società aveva comunicato un imponente piano di investimenti da due miliardi di euro, destinati al sito di Anagni, con la prospettiva di creare 800 nuovi posti di lavoro. L’organico sarebbe dovuto crescere dagli attuali 1.100 addetti a quasi 1.900. Tuttavia, dopo la notizia dei tagli, rimane l’incognita su come verrà rimodulato il piano industriale e se le assunzioni promesse verranno confermate.

Preoccupazione tra famiglie e sindacati

Il silenzio della multinazionale sulle conseguenze per il Lazio ha alimentato tensione e incertezza. Enrico Coppotelli, segretario generale della Cisl Lazio, e Antonella Valeriani, segretaria generale della Cisl Frosinone, hanno espresso in una nota la loro preoccupazione: i lavoratori e le loro famiglie vivono nell’attesa di capire se l’occupazione sarà garantita o se il progetto subirà tagli dolorosi.

Le difficoltà della multinazionale

Alla base della frenata ci sarebbe l’incapacità di rispondere all’esplosione della domanda mondiale, in particolare quella statunitense, di farmaci antidiabetici e antiobesità. Novo Nordisk, pur specializzata in questo settore, non sarebbe riuscita a reggere la competizione internazionale, lasciando spazio ai concorrenti.

Un futuro ancora incerto

Le ripercussioni sul sito produttivo di Anagni restano indefinite. Al momento, i sindacati attendono comunicazioni ufficiali, mentre cresce l’ansia tra i dipendenti. L’auspicio è che, nonostante la crisi, le strategie di lungo periodo non vengano riviste, salvaguardando così sia gli investimenti programmati che l’occupazione locale.

Il ruolo della Regione Lazio

Secondo i rappresentanti sindacali, sarà fondamentale un intervento della Regione Lazio per difendere il sito produttivo di Anagni, che rappresenta un tassello importante non solo per l’economia locale ma anche per il comparto farmaceutico italiano ed europeo. La sfida sarà convincere Novo Nordisk a confermare i suoi piani, garantendo stabilità e crescita per il territorio.


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12 Settembre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi

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