EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Nel primo semestre del 2025, il Lazio conquista la vetta tra le regioni italiane più dinamiche sul fronte dell’export, registrando un incremento del 17,4% su base annua. Un risultato che non solo segna un primato regionale, ma contribuisce in maniera decisiva alla crescita nazionale, in un quadro complessivo fatto di luci e ombre tra aree del Paese.
Il contesto nazionale
Tra gennaio e giugno 2025, le esportazioni italiane crescono complessivamente del 2,1% rispetto all’anno precedente. A trainare il dato sono soprattutto le regioni del Centro (+10,7%), con Lazio e Toscana in prima linea. Il Nord-ovest si difende con un +1,5%, mentre il Nord-est segna un leggero calo (-0,5%). Ben più preoccupanti i risultati di Sud e Isole, in flessione rispettivamente del -6,6% e del -13,3%.
Il ruolo strategico del Lazio
Il Lazio emerge come protagonista assoluto grazie alla spinta delle esportazioni di articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici. Questo settore rappresenta il cuore pulsante dell’economia estera regionale e da solo ha contribuito a generare una parte consistente dell’incremento nazionale. La crescita è stata sostenuta anche da comparti come i mezzi di trasporto, che hanno consolidato ulteriormente la posizione della regione.
Gli Stati Uniti come mercato chiave
Il vero exploit arriva dagli scambi con gli Stati Uniti: le vendite del Lazio verso questo mercato segnano un impressionante +133,7%. Un balzo che sottolinea quanto la domanda americana di prodotti farmaceutici e chimici italiani continui a crescere, rafforzando i legami economici transatlantici e confermando Roma e dintorni come hub strategico per il settore.
Le province protagoniste
A livello provinciale, Roma e Frosinone si distinguono per i contributi positivi, confermando un tessuto industriale vivace e in grado di intercettare i mercati globali. Le loro performance si collocano al fianco di città come Milano, Firenze e Trieste, che hanno saputo trasformare le proprie peculiarità produttive in vantaggi competitivi sullo scenario internazionale.
Confronti e contrasti
Mentre il Lazio e altre regioni centrali segnano progressi consistenti, la situazione è ben diversa nel Sud e nelle Isole. Campania (-15,5%), Sicilia (-11,2%) e Sardegna (-17,3%) fanno registrare le contrazioni più ampie, appesantite soprattutto dal calo di esportazioni nei settori farmaceutico, petrolifero e automobilistico.
Un segnale per il futuro
Il quadro che emerge evidenzia una forte polarizzazione territoriale: da un lato un Lazio in ascesa che traina la crescita italiana, dall’altro aree meridionali in difficoltà. La sfida per i prossimi mesi sarà trasformare questi risultati positivi in una crescita stabile e diffusa, capace di ridurre i divari territoriali e rendere il Made in Italy competitivo in maniera omogenea.
12 Settembre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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