EDITORIALE DELLA FONDAZIONE
Si è spento a Milano, all’età di 94 anni, Emilio Fede. Il giornalista era ricoverato presso la Residenza San Felice di Segrate. I funerali si terranno giovedì nella chiesa di Dio Padre a Milano 2, in un orario che verrà definito nelle prossime ore. La notizia è stata diffusa dal Fan club amici di Emilio Fede, vicino alla famiglia.
Dalla Sicilia ai vertici del Tg1
Nato a Barcellona Pozzo di Gotto, in provincia di Messina, il 24 giugno 1931, Fede aveva iniziato la sua carriera giornalistica alla Rai nel 1958. Inviato speciale in Africa per otto anni, divenne poi conduttore del TG1 e nel 1977 guidò la prima edizione a colori del telegiornale. Nel 1981 assunse la direzione della testata per due anni, prima di diventare vicedirettore fino al suo addio alla Rai nel 1987.
Il lungo sodalizio con Mediaset
Nel 1989 entrò nel gruppo Fininvest di Silvio Berlusconi, dapprima a Videonews e poi a Studio Aperto, dove annunciò in diretta l’inizio della Guerra del Golfo il 16 gennaio 1991, giorno della prima messa in onda del telegiornale su Italia 1. Nel 1992 approdò al Tg4, che avrebbe diretto per vent’anni, fino al 2012. In quegli anni il telegiornale, spesso criticato per l’appoggio considerato eccessivo a Berlusconi, ottenne comunque ascolti record e rese Fede un volto familiare per milioni di italiani.
Gli anni difficili e le vicende giudiziarie
Il suo percorso professionale fu segnato anche da inchieste giudiziarie. Coinvolto nel caso Ruby, nel 2019 venne condannato in via definitiva per favoreggiamento della prostituzione. A causa dell’età avanzata scontò la pena ai domiciliari, ma nel 2020 venne sorpreso a Napoli mentre cenava con la moglie, la giornalista Rai e senatrice Diana De Feo, in occasione del suo 89° compleanno. La compagna di una vita, sposata nel 1965 e madre delle figlie Sveva e Simona, si è spenta nel 2021.
Il rapporto complesso con Mediaset
Dopo l’uscita dal Tg4, Fede mantenne un incarico di consulenza con Mediaset fino al 2014. Quando il contratto fu rescisso unilateralmente, intentò una causa milionaria per il reintegro e un maxi risarcimento, respinta poi dal Tribunale civile di Milano. Quella vicenda segnò la rottura definitiva con l’azienda che per decenni aveva legato il suo nome al giornalista siciliano.
Gli ultimi anni e il ricordo
Negli ultimi tempi Fede era apparso sempre più provato, come nel giugno 2023, quando tentò senza successo di partecipare al funerale di Berlusconi e si recò successivamente ad Arcore per porgere il suo addio. La Rai lo ha ricordato come una figura di primo piano della televisione pubblica, capace di attraversare oltre mezzo secolo di storia del giornalismo italiano, dagli albori del TG1 a un ventennio da protagonista a Mediaset.
04 Settembre 2025 © Redazione PANTAREI Fondazione Premio Antonio Biondi
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